C’è qualcosa di magico che mi unisce a Federico. Questa cosa è iniziata già dal mio primo giorno di scuola. Solo che lui all’inizio non era molto unito a suoi compagni, a parte alcuni che stavano con lui alle elementari.
Federico è un ragazzo molto divertente, sorridente e tante altre cose. In questi giorni io e lui abbiamo un legame molto forte, più di quello dell’anno scorso per esempio: quando i professori gli dicono fai ginnastica lui prima non lo fa, ma se glielo dico io, lo fa.
Lui non sopporta la confusione e infatti non entra in classe se c’è chiasso. Noi facciamo il possibile per farlo entrare andandolo a prendere nel corridoio. In effetti è una fatica, ma una fatica piacevole quando lo vediamo sorridente sulla sua sedia felice di star con noi.
Quando non c’è il prof e lui è da solo, io lo chiamo, prendo un foglio e lo faccio disegnare o gli preparo dei compiti così lavora e io sono molto soddisfatta di me.
Infine lui è un amante dei cibi, per esempio: ama la pizza, gli gnocchetti, i fusilli, le cozze, le patate, le polpette, la salciccia (me li sta dettando lui in questo momento perché stiamo lavorando insieme ed è vicino a me, sorridente come al solito).
Ogni tanto quando ascolto la lezione, perché io sono una che si distrae facilmente, lui mi chiama e mi dice: Luana andiamo a casa da mamma oppure andiamo da Siu, il suo gattino che lui nomina spesso. E a me questa cosa mi piace aldilà della mia distrazione perché significa che Federico sta imparando a stare con i suoi compagni anche con un po’ di confusione.
Mi dispiace tanto che dal prossimo anno prenderemo strade diverse, ma ovunque andrà e qualsiasi cosa gli succeda sarà per me un bellissimo ricordo.
Ps. Quasi mi scordavo!
Ciao,
io sono Luana e sono Brasiliana.
Sono in Italia perché sono stata adottata da due genitori italiani. In passato ho vissuto una vita molto difficile, talmente dura che non auguro a nessuna ragazza.
Mi dispiace molto essere andata via dal Brasile, soprattutto perché mi hanno separato dai miei fratelli più grandi. Con me in Italia sono venuti anche mia sorella (abitiamo insieme) e altri due fratellini, così quando ci vediamo soffro molto di meno.
La vita che ho vissuto non vorrei mai che si ripetesse. Avrei preferito mille volte essere cresciuta da mia zia e non da mia madre.
Per fortuna qui in Italia le cose sono molto diverse. Ho intorno tanto affetto: i mie compagni di classe, i mie parenti, i professori… e tutto l’affetto che non ho avuto a me piace darlo agli altri. E Federico ha il dono di farmi capire quanto ancora ne posso dare.