Cappuccetto funghetto
Nel 4000 d.C. nel paese di Funghettolandia (una delle più importanti
città di Marte) c’è una bambina di nome Cappuccetto Funghetto.
Un giorno la mamma chiede a Cappuccetto di portare un piatto di bruchi
al suo amico Jeeg Robot che è a casa malato.
Così Cappuccetto si incammina per il bosco di computer osservando pian piano le sue meraviglie. Ad un certo punto si fa avanti Terminator Wolf che la inganna facendole prendere la strada più lunga. Lui intanto si incammina per la strada più breve; così arriva ben presto da Jeeg e, approfittando della sua malattia, lo lancia su Venere con la pozione “razzificante”; si traveste da robot e si mette a letto fingendosi malato.
Arrivata a casa dell’amico, Cappuccetto bussa e Wolf risponde A-V-A-N-T-I; lei entra, nota qualcosa di strano e gli fa molte domande: “Che faccia strana che hai! E che mani grandi che hai!” E lui risponde: “E’ per
addormentarti megliooo!!!” E con una pozione soporifera la addormenta.
Per caso passa di lì un coraggioso Minion che, avendo visto il razzo, si è insospettito; entra e, vedendo Wolf trionfante, decide di intervenire facendolo cadere a terra con un lancio formidabile di una banana; sveglia Cappuccetto e scappa via con lei alla ricerca di Jeeg.
La tartaruga e la lepre nel lontano futuro
Su Marte, una tartaruga e una lepre che si dà tante arie discutono su chi sia il più bravo a trattenere il respiro senza bombole d’ossigeno.
La lepre, che non riesce a trattenere il respiro, si mette il casco; ad un tratto arriva un piccolo meteorite che attiva le bombole d’elio (che serve per volare). Così la lepre inizia a volare senza riuscire a fermarsi.
Dopo giorni e giorni di volo, la lepre – che ormai ha perso le speranze di tornare giù – vede una navicella… Alla guida c’è proprio lei: la tartaruga, che la salva da morte certa.
La morale è: non bisogna mai sottovalutare gli altri.