Edizione 2018: qualche parere.
La precedente edizione del laboratorio ha avuto, tra i protagonisti, alcuni nostri compagni.
Ecco le testimonianze di due di loro
D-Simone, di cosa parlava lo spettacolo?
R-Dell’ emarginazione di un ragazzo perché era troppo felice.
D-Che ruolo hai svolto nello spettacolo?
R-Il narratore.
D-Quante persone hanno partecipato?
R- Circa trenta persone.
D-Come avete progettato il lavoro?
R- All’inizio abbiamo fatto degli esercizi per superare la paura del palco scenico, poi ognuno ha studiato e provato la propria parte.
D-Quale è stato il tuo personaggio preferito?
R-Il Pazzariello.
D-Come ha reagito il pubblico allo spettacolo?
R-Alcune classi hanno guardato e apprezzato mentre altre se ne sono fregate totalmente.
D-Quali emozioni ha suscitato in te lo spettacolo? Ti sei divertito?
R-Si mi sono divertito, all’inizio avevo un po’di timore nel parlare davanti al pubblico ma poi grazie agli esercizi si è rivelato più facile del previsto.
D-Cosa è cambiato in te dopo questo spettacolo?
R-Sono molto più sicuro di me quando parlo in pubblico.
Abbiamo rivolto domande simili anche a Naikai.
D-In che cosa consisteva questo spettacolo?
R-Lo spettacolo parlava di un uomo chiamato Pazzariello che era sempre felice e solare e per questo la gente crede sia pazzo, pertanto viene arrestato.
D-Che ruolo hai svolto?
R-Interpretavo un funzionario cinese.
D-Quante volte siete scesi in teatro per preparare lo spettacolo?
R-Siamo andati in aula polifunzionale due volte alla settimana per circa tre mesi.
D-Lo spettacolo ha riscosso successo?
R-Si abbastanza.
D-Cosa ti è rimasto di questa esperienza?
R-All’inizio paura di sbagliare, poi però è andato tutto bene e ne sono contento.