Ciao, mi presento mi chiamo Maria Laura,
ho tredici anni e frequento la 2 media nell’ I.C. Pablo Neruda .
Oggi a scuola abbiamo parlato del Teatro Gabrielli che è un teatro INTEGRATO
cioè ci sono sia ragazzi disabili che non;
i prof. ci hanno spiegato e fatto ragionare dicendoci che tutti noi abbiamo delle disabilità
e io ho pensato:“Qual è la mia disabilità?” e poi ho capito…
La persona “disabile” che è in me viene fuori nello sport,è già,
una di quelle poche materie amate da molti ragazzi, anzi tutti tranne me!
Io tante volte mi sono detta;“Dai Maria Laura, puoi farcela,
lo sport è bello e fa bene e…e…e basta”, perché ogni volta che provo a convincermi che mi piace
poi, lì, quando è il mio turno, mi prende l’ansia, il panico,
la voglia di sprofondare, lo sconforto e inizio a sentirmi incapace o “impedita”.
Lo sport è questo per me , una continua paura:
paura di cadere, di farmi male , dimostrare per l’ ennesima volta che non sono capace,
o la semplice, ma grande paura di non saperlo fare.
Ormai sono passati tre anni da quando, facendo sport, mi sono presa una brutta freddata
e mi sono ammalata di una forte infezione ai polmoni;
sono stata quasi tre mesi a letto, ” serrata in casa “
senza poter uscire, andare a scuola, dormire bene né respirare bene.
In quel periodo ho preso tanti farmaci e rimedi naturali o prodotti omeopatici,
ma sembrava proprio che non ne uscissi più,
perché quando sembrava mi fossi ripresa, la ricaduta “fece capolino con la testa”
e sono stata anche peggio fino a che un giorno ( FINALMENTE) ho iniziato a guarire,
“per puzza e per miracolo”!
Però oggi ancora mi porto dietro una conseguenza:
a volte i miei polmoni non funzionano come dovrebbero e quindi mi stanco subito,
ho l’ affanno, sento come se stessero per “scoppiare”…
Ma a volte mi sembra che gli altri non capiscano quanto sia faticoso per me e che dopo poco
tempo mi devo fermare…
RISULTATO: ho paura e non riesco a fare gli esercizi come me li chiedono,
ma comunque ogni giorno mi impegno per migliorare.