Sarebbe troppo difficile riassumere ciò che abbiamo imparato, vissuto, provato, sperimentato, realizzato, con le varie attività svolte nell’ambito del laboratorio Gabrielli. Il teatro, il blog, la grammatica della fantasia, il laboratorio di fotografia, l’evento finale in Piazza del Campidoglio, tutto all’insegna del futuro, ci hanno dato l’oppurtunità di conoscere degli esperti professionisti meravigliosi e di agire tutti insieme come in una grande squadra.
Per “restituire” ciò che abbiamo ricevuto, abbiamo scelto di riportare le parole di ognuno di noi scritte per un diario personale … con la speranza di riuscire a comunicare quanto sia stata importante per noi questa esperienza.
Leonardo: Il teatro è una cosa bella che fa ridere e divertire. La capacità più bella che io ho utilizzato è stata quella di divertirmi con i compagni. Il mio sentimento più bello l’ho provato proprio divertendoci insieme. Mi sono sentito bene. Simonetta, l’esperta del teatro, è brava, a volte urla, a volte fa ridere, a volte mi fa arrabbiare. Lì mi sono trovato bene e mi sono divertito tanto. Carlos e Gabriele hanno fatto “La grammatica della fantasia”, cioè un’attività con la quale inventavamo delle storie che parlavano del futuro. A me hanno chiesto che cosa vorrei fare da grande, ed io ho risposto: “Il calciatore”, perché mi piace il calcio e poi ci hanno fatto fare dei giochi sul futuro. E’ stato bello tutto, io sono stato bravo e sono stato con la classe.
Miriam: Non sono quel tipo di persona che fa di tutto per mostrarsi, ma sono quel tipo di persona che fa di tutto per nascondersi. Vorrei avere un po’ di quella sicurezza che hanno gli altri, ma bisogna essere se stessi fino in fondo, con i propri pregi e difetti. Quando devo parlare mi viene il mal di pancia, la febbre, insomma un disastro. Il giorno del labortorio della grammatica della fantasia gli esperti hanno capito il mio stato d’animo e lo hanno rispettato. Poi mi sono accorta che anche altri compagni e compagne provavano quello che provavo io …. Quest’avventura magnifica è finita ma la porterò sempre con me.
Alessia: Avevo tanti pensieri che mi giravano nella testa; pensavo a cosa ci avrebbero fatto fare, se mi sarei divertita o annoiata. Carlos e Gabriel ci hanno fatto fare due giochi in particolare, che ci sono serviti molto per tirare fuori i sentimenti e la fiducia in noi, e a superare la paura di camminare ad occhi chiusi. Io sono riuscita a camminare ad occhi chiusi perché sapevo che c’erano loro ad aspettarmi. Ho provato tante emozioni tra cui: la passione, l’entusiasmo, con la fretta di divertirmi e fare cose nuove. Qeste attività sono servite a farci maturare, cioè a capire le cose da soli.
Giuliana: Per la realizzazione del blog, ho fatto delle interviste, non avevo mai fatto prima una cosa del genere. Questa esperienza mi ha dato molta sicurezza in me stessa, perché io generalmente ho paura di sbagliare, però adesso mi sembra di saper pensare, leggere e scrivere molto meglio. Ora riesco a parlare con più scioltezza con i miei insegnanti, con i compagni e con gli sconosciuti.
Chiara: Il giorno dell’Open day abbiamo presentato il nostro Blog ai bambini delle quinte della scuola primaria. Abbiamo accolto i bambini con gioia, io ho parlato in pubblico della nostra esperienza di laboratorio e mi sono divertita molto. Per prima cosa abbiamo spiegato cosa ci ha trasmesso il Teatro Gabrielli, a me i bambini parevano interessati, poi li abbiamo coinvolti nella lettura di una storia creata da noi che si intitola Kalea. Questa esperienza è stata unica e fantastica, sono così felice di aver partecipato!
Elisa: Dopo aver conosciuto Francesca ho capito che scrivere su un blog non vuol dire solo essere bravi con il computer, ma anche essere bravi ad esporre i concetti che abbiamo in testa su un foglio bianco. Tutte queste abilità le abbiamo acquisite nel tempo ed ognuno di noi le ha messe a disposizione per far riuscire il lavoro di gruppo. Questo l’ho capito quando i professori ci hanno divisi in gruppi e ci siamo incontrati a casa per scrivere qualche storia. I miei compagni di gruppo sono stati fantastici.
Martina: La presentazione del Blog all’Open day è stata un’esperienza unica. A scriverlo adesso sento di nuovo un’ansia, mamma mia! Non mi aspettavo tutta quella gente! Sono riuscita a parlare davanti a tante persone. Quando la prof. mi ha chiesto di parlare mi sono sentita molto, ma molto strana, allo stesso tempo ero felice ed imbarazzata. Poi i bambini hanno iniziato a leggere il nostro blog dalla LIM e scrivevano dei commenti, si divertivano, provavano. La prof. Li ha fatti leggere. Le paure nel frattempo erano sparite.
Alessio: Il giorno dell’Open day abbiamo animato il teatro dei burattini. Durante lo spettacolo ho provato tantissime emozioni positive e nessuna negativa. Provavo una gioia e una felicità immensa nel vedere i ragazzi, i papà e le mamme che ridevano e applaudivano e ancora ora che ci penso provo una gioia indescrivibile! Però anche noi ridevamo, forse, più del pubblico.
Karl: L’attività che mi ha coinvolto di più è stata “La grammatica della fantasia”. Inizialmente ci hanno fatto mettere in cerchio e ci hanno fatto pronunciare il nostro nome con voci diverse: con la tristezza, con la felicità, con l’eco. Questo esercizio mi ha divertito tanto ma mi ha anche fatto provare un po’ di paura perché non sapevo farlo bene con la voce. Le attività svolte mi hanno fatto diventare più sicuro di me, perché io sono molto timido. Mi hanno fatto provare anche molte emozioni, come la felicità, lo spavento, la timidezza.
David: Per l’attività del Blog ci siamo riuniti in gruppo a casa di una compagna. E’ stato bellissimo! Abbiamo preparato un cartellone ed ognuno ha inventato delle domande riguardanti il futuro. Eravamo molto creativi in quel momento! Abbiamo fatto meremda insieme con il ciambellone! Io e gli altri ci siamo impegnati tutti al massimo così tanto che il cartellone era diventato stupendamente magnifico!!
Gabriele: Il giorno dell’Open day ero molto eccitato perché dovevo partecipare al teatro delle marionette. All’inizio stavo entrando nell’agitazione perché non sapevo cosa dire e come fare la voce, però dopo qualche minuto mi sono sbloccato e ho detto quello che mi sentivo di dire. In classe ho accolto i bambini delle elementari presentando il Blog. Si è avvicinata una bambina molto intimidita dal fatto di dover leggere o scrivere davanti a tutti. Io e gli altri compagni abbiamo cercato di metterla a suo agio. Questa esperienza mi è servita per superare la vergogna.
Aleksander: Io, Martina e Gabriele abbiamo creato una storia, mentre lo facevamo l’amicizia cresceva, eravamo contentissimi e a volte confondevamo le nostre tantissime idee. Avevamo un sorriso stampato sulla faccia, eravamo entusiasti, contenti e con questi sentimenti ci siamo uniti e abbiamo creato un gruppo. Mentre raccontavo la storia ai miei amici ero contento e dicevo a me stesso: “Alexander, vai così!”
Giada: Ho animato, per la prima volta, delle marionette. Si può dire che c’è anche una morale in questa esperienza: ho imparato ad aprirmi davanti a così tante persone, anche se attraverso un oggetto inanimato. Quel giorno non abbiamo fatto solo lo spettacolo, ma ai bambini che salivano in classe, abbiamo mostrato il Blog che stiamo facendo. Abbiamo mostrato come lasciare un commento e fatto leggere le nostre storie, come quella del collare che fa parlare gli animali. Mi sono divertita perché ero con i miei amici e con delle emozioni speciali, come il divertimento e la felicità.
Sara: All’Open day abbiamo accolto una bambina molto timida, credo che anch’io, come lei, non avrei detto una parola davanti a “otto giganti” che cercano di spiegarti il loro blog. E’ stato molto difficile presentare il Blog, perché dovevi ricordare tutte le informazioni e trasferirle a chi ti ascoltava. Non credo che questa esperienza mi abbia cambiato molto o forse sono cambiata e non me ne sono accorta, ma secondo me è la classe ed il concetto di gruppo che c’erano all’inizio dell’anno che sono cambiati.
Tiziano: Francesca è stata la prima esperta che abbiamo incontrato. Il suo modo di fare mi ha molto affascinato, forse perché è molto giovane e brava. Lei ci ha spiegato come andare sul Blog e anche ad inserire i testi che abbiamo creato ed i commenti. All’inizio io mi sono trovato spaesato ma poi mi sono abituato ad usare il Blog. Un giorno il mio gruppo di lavoro si è riunito per realizzare un testo da pubblicare sul blog. Così abbiamo girato un video dal titolo “Il collare che fa parlare gli animali”, una pubblicità del futuro, di un prodotto veramente eccezionale. E’ stato bellissimo, abbiamo espresso il massimo della creatività e della simpatia.
Giordano: Quando ho incontrato la prima volta Francesca mi sono emozionato perché abbiamo usato il computer, siamo andati sul sito del teatro Gabrielli e Francesca ci ha dato tutte le password. Poi abbiamo incontrato anche Carlos e Gabriele, con loro abbiamo scherzato tantissimo ed abbiamo fatto dei giochi. Un po’ mi vergognavo perché era il primo giorno con loro, mi vergognavo però mi trattenevo tanto. Ora mi è tutto passato grazie a loro.
Alessandro: Il giorno in cui c’era l’esperta del Blog è andata via la corrente ed ero dispiaciuto perché non potevamo lavorare con la lavagna multimediale, comunque abbiamo usato il computer di Francesca. Quando ci ha spiegato come fare il power point io ero molto incuriosito perché non avevo mai fatto una cosa del genere. Dopo che ci ha spiegato tutto dovevamo scrivere a turno; eravamo in cinque e quando è toccato a me scrivevo abbastanza velocemente anche se ero molto emozionato, perché non avevo mai contribuito ad una cosa importante come quella con il computer.
Eleonora: Appena è arrivata Francesca ho pensato “Chissà cosa ci insegnerà di nuovo al computer!?!”. Il mio gruppo ha subito iniziato a scrivere una storia sul futuro. Era una storia romantica /horror, molto originale. Francesca ad un certo punto ha chiamato noi ragazze e ci ha fatto vedere dei bellissimi orecchini di perline, che ha lasciato in regalo ad ognuna di noi. Noi l’abbiamo ringraziata e l’abbiamo abbracciata.
Rashid: All’inizio non avevo molta voglia di fare questo progetto. Però con il passare del tempo ha iniziato a piacermi. Io ed Alessio nel Blog abbiamo pubblicato la storia della macchina ad acqua. Il bello è avvenuto quando ci siamo visti a casa sua per scriverla. Lui ha iniziato a “sparare” storielle inventate da lui. Ho iniziato anch’io a fare la stessa cosa, e infine la storia era fatta! Abbiamo sistemato la punteggiatura e via…. Questa attività mi ha dato la possibilità di utilizzare le mie abilità nel campo dell’informatica, dando molta visibilità alle mie competenze nell’uso del computer e mi è servita ad esprimermi bene con i compagni.
Carola: La mia prima emozione l’ho provata quando ho saputo che avremmo fatto un blog. In quel momento non vedevo l’ora di iniziare, il mio cuore batteva così forte, che credevo che fosse uscito dal mio corpo. Mi sembrava di essere in un sogno, perché chiunque desidera avere un blog con tutta la classe. Beh, si è avverato! L’esperienza più bella è stata quella del video: io adoro recitare, è stato molto emozionante. A casa mia sono venuti Miriam, Giada e Tiziano. Lo abbiamo provato così tante volte che la batteria della videocamera si era scaricata.
1 commento
E’ UN LAVORO BELLISSIMO, AUTENTICO, PER ME HA MOLTO VALORE . CIO’ CHE DICONO I RAGAZZI NASCE DAL CUORE E DALLA CONSAPEVOLEZZA DI AVER FATTO DEI PASSI IN AVANTI NEL PERCORSO FORMATIVO.