Sono tifoso da quando ero bambino. Ho sempre amato e sostenuto la mia squadra del cuore, e dal primo giorno mio padre mi ha insegnato il rispetto per il prossimo, chiunque esso sia.
Purtroppo oggi andare allo stadio è diventato non solo pericoloso ma anche vergognoso. Cori per la propria squadra vengono accompagnati da cori razzisti. I più presi di mira sono i giocatori di colore che sono molto conosciuti nel mondo del pallone. Tutto questo per me è una cosa vergognosa; prima di essere giocatori sono persone, umani, che nella maggior parte dei casi spendono la loro infanzia, che moltissime volte non è facile, rincorrendo il proprio sogno: giocare a calcio.
Da tifoso vado molto allo stadio e all’occorrenza, faccio anche qualche trasferta. Ho assistito a molti casi di razzismo, in cui giocatori di colore venivano fischiati ed insultati in ogni modo. Quello che si sente è da pelle d’oca. Io personalmente non l’ho mai fatto, semplicemente perché sono persone, e essendo tali, meritano e pretendono rispetto. Purtroppo la UEFA, l’organizzazione che gestisce i campionati, non fa molto. Quando avvengono questi fatti, le società vengono sanzionate con semplici multe. Molti anni fa il mondo dello sport, ma nello specifico quello del calcio, riuscì a dare un segnale forte a chi si ” diverte” in questo modo: venne organizzata una partita di solidarietà, nel miglior stadio d’Europa, con le migliori squadre, composta dai migliori giocatori di colore. Il risultato? assoluto silenzio sugli spalti, tifosi in piedi a fine partita e moltissimi applausi durante il match. Una risposta ben chiara ai tifosi che vanno allo stadio per insultare i giocatori. Questo succede perché i tifosi sono dettati dall’istinto e dalla mente offuscata, e si attaccano a tutto pur di screditare chi sta facendo semplicemente il proprio lavoro. Personalmente penso che allo stadio si debba andare per gridare, cantare ed elogiare la propria squadra e non per aggredire ed insultare, chi ha semplicemente la pelle diversa dalla nostra.
Mio padre mi ha sempre detto che ogni persona che incontriamo, sta combattendo una battaglia di cui non sappiamo niente e di essere gentile e portare rispetto. Sempre.